Re Artù
Opera Musical
Uno spettacolo tra sogno e realtà
Uno spettacolo immenso

Un ambiente immersivo e al tempo stesso misterioso accoglie il pubblico per "Re Artù Opera Musical", uno spettacolo epico e avvincente che riprende la storia del figlio di Uther Pendragon, leggendario condottiero britannico, tradito per un incantesimo della perfida Morgana, dalla sua amata Ginevra e dal suo fedele Lancillotto.

Lo spettacolo, scritto da Francesco Antimiani e Simone Martino, è frutto di un team di lavoro ormai ben collaudato che vede alla regia e alle scenografie Giacomo Andrico, con le musiche originali di Simone Martino.
Un'opera ricca di umanità che ha come tema centrale quello del perdono e ciò la rende contemporanea.

immenso
Un lavoro creativo immenso, che ha richiesto mesi di lavoro per realizzare le svariate scene che ricordano il genere fantasy nordico. Tutto questo è stato possibile grazie alla tecnica del videomapping. Sono state create proiezioni totalmente in computer grafica 3D, come ad esempio l'overture iniziale dove cascate di lava fluiscono dalla roccia e mani di fango emergono dal sottosuolo per cercare di catturare Excalibur.

luce laser e proiezioni
Anche il laser ha avuto una presenza molto determinante nello spettacolo, come nella scena dello scontro tra Merlino e Morgana dove, incalzati dalla musica, coreografie di luce laser e proiezioni seguivano fedelmente i movimenti degli attori. Altro esempio è la scena dell'estrazione della spada dalla roccia dove pareti di luce blu avvolgono la scena e il pubblico.

Uno studio attento alle luci, la scenografia e una maniacale regia attenta ad ogni singolo dettaglio, il cast, la musica e gli effetti visivi offrono una messa in scena elegante e suggestionale.

Misteriosi graffiti prendono vita grazie ad uno spettacolo laser.